“Creato per Abitare”, accompagnamento al lavoro contro la povertà

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locandina stili di vitaNato per dare una risposta multidisciplinare ai fenomeni complessi di povertà ed esclusione sociale vissuti sul territorio messinese, il Progetto “Creato per Abitare”, finanziato dal fondo 8×1000 di Caritas Italiana, compie i suoi primi passi. Nei mesi di novembre e dicembre si sono tenuti i primi incontri nelle Parrocchie inserite dall’Osservatorio Risorse e Povertà all’interno di questa nuova progettualità. Tre gli obiettivi che il progetto si prefigge di raggiungere: la promozione di Nuovi Stili di Vita; la Formazione professionale e sostegno all’occupazione; la Socializzazione ed integrazione di stranieri residenti.

Il Progetto “Creato per Abitare” prende forma dal tema voluto da S.E.Mons. Calogero La Piana, Vescovo emerito di Messina, nella lettera pastorale 2015/2016 consegnata alla comunità cristiana e trae ispirazione dall’esperienza vivificante del V Convegno Ecclesiale Nazionale “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” tenutosi il 27 e 28 ottobre 2015 a Firenze.

Le parrocchie coinvolte sono state San Paolo in Camaro, Santi Pietro e Paolo, Santa Maria Consolata, San Giacomo e Santa Maria di Gesù (Provinciale). La scelta è stata motivata dalle urgenze riscontrate in questi particolari contesti pastorali, anche se sono previsti incontri tematici in tutto il territorio della diocesi. Questo intervento si sviluppa in continuità col precedente. florovivaismoLo scorso anno, infatti, Caritas diocesana aveva rivolto la propria attenzione progettuale alla provincia attraverso il Progetto “Terra Work” permettendo a 18 persone di svolgere per 6 mesi un tirocinio presso un’azienda florovivaistica di Barcellona Pozzo di Gotto, con importanti risultati. Mantenendo questo approccio alla promozione umana nel lavoro, il Progetto “Creato per Abitare” prevede per quest’anno l’accompagnamento anche di altri 15 tirocinanti presso alcune aziende ospitanti della città.

Il progetto riprende il tema dell’abitare declinato da S.E. Mons. La Piana nella Lettera pastorale “Camminate nella Carità” laddove invitava la Comunità a “leggere il cuore umano, vivere autentiche relazioni, sperimentare il “sentire” per l’uomo in tutta la sua verità, condividere l’umanità nella sua concretezza, accettarne il limite e la grandezza, esprimere la misura alta dell’amore per la sua promozione e trasfigurazione”. In questo senso l’Arcivescovo ci esortava a “recuperare e valorizzare percorsi già avviati negli anni passati  privilegiando alcuni ambiti dell’impegno pastorale riletti proprio alla luce della “via dell’abitare”. “Si tratta di ambiti concreti, ma non i soli, per promuovere e sostenere un processo di umanizzazione  in un mondo che al posto della persona ha messo al centro il profitto, la produttività, l’idolatria del denaro e del potere, il gusto del proibito, a danno di ciò che rende l’uomo veramente libero e capace di accoglienza e di solidarietà verso gli altri”. Da qui la via dell’abitare proposta da S.E. Mons. La Piana: “Occorre operare per rendere visibile e operativa la “carità”, quale coscienza ed espressione viva della comunità parrocchiale ed ecclesiale. Indispensabile diventa il sentirsi interpellati nella responsabilità e sollecitati nell’impegno verso ogni forma di solidarietà, dinanzi al dramma sociale della disoccupazione, specie giovanile, del precariato, della solitudine, del fenomeno dell’immigrazione, particolarmente drammatico in questo momento storico, ecc”.

Proprio facendo leva sull’impegno della comunità cristiana, in risposta ad una dimensione dell’umano che rischia di essere trascurato dietro le logiche della modernità e del pensiero economico e sociale dominante, che il Progetto “Creato per Abitare” prova ad unire l’aspetto pedagogico dei Nuovi Stili di vita (tesi alla sobrietà e all’uso consapevole delle risorse a disposizione dell’uomo),all’accompagnamento al lavoro attraverso azioni fortemente educative rivolte alle comunità parrocchiali per contrastare ogni forma di povertà, non solo quella economica ma anche quella legata a mancate opportunità, limitate risorse, circoscritte azioni che – se lasciate da sole – rischiano di rimanere un esercizio di carità che non incide sulle situazioni di bisogno e non modifica stili comportamentali spesso alla base dell’impoverimento di molte famiglie, abituate a vivere al di sopra delle proprie possibilità e disabituate a forme di risparmio e riuso fondamentali per evitare forme di indebitamento o di esposizione economica.

concept écologie planète terre verteDa qui il motivo del perché il Progetto “Creato per Abitare” sia promosso principalmente dall’Area Mondialità di Caritas Messina ed in questa prima fase anche del Progetto Policoro. Il connubio tra gli ambiti pastorali della mondialità e la prospettiva della evangelizzazione e promozione umana del Progetto Policoro ha permesso di sensibilizzare gli operatori pastorali incontrati e i rispettivi parroci alle azioni previste dal progetto; azioni che rispondono ai fenomeni di povertà e alle cause che li determinano, alla luce delle esperienze emerse dai Centri di ascolto presenti sul territorio. Attraverso azioni concrete come borse lavoro e tirocini formativi, laboratori educativi sui nuovi stili di vita ed esperienze di vicinanza tra famiglie, il progetto vuole fare fronte alle esigenze concrete di sostegno al reddito in particolare di 15 nuclei familiari ed allo stesso tempo offrire alla comunità ecclesiale e civile occasioni di crescita socio-culturale attorno alle tematiche previste dal progetto e che spaziano dai nuovi stili di vita, all’uso responsabile delle risorse naturali, alla valorizzazione di ogni persona all’interno della comunità, compresi gli stranieri.

In questa prima fase gli incontri di formazioni si sono sviluppati attraverso la presentazione dell’Arealogo_originale_policoro Mondialità di Caritas e la promozione del Servizio offerto alle comunità dal Progetto Policoro sulle tematiche del lavoro e in risposta non soltanto al bisogno dei giovani di lavorare ma soprattutto di promuovere un proprio ruolo nella comunità, poiché è più gravosa della disoccupazione dal lavoro, la disoccupazione dalla vita che vede i giovani disimpegnati e disinteressati davanti al proprio futuro.

La cornice utilizzata è quello offerta dall’Enciclica Laudato Si’, sulla Cura della Casa comune di Papa Francesco. Il rispetto del creato ed i temi della Laudato Si saranno al centro del cammino di prossimità che si intende proporre alle famiglie delle 5 parrocchie coinvolte. In una fase più avanzata, contestualmente agli incontri sull’Enciclica, saranno avviati i laboratori educativi/creativi con al centro attività di sartoria e ricamo, cucina e economia domestica, ambiente e riciclo, laboratori che si svolgeranno presso la Sartoria Sociale di riciclo creativo “Via Tortona” messa a disposizione dall’associazione di volontariato MOV “Il Ponte” con l’ausilio di propri volontari. Un’attenzione particolare sarà dedicata alla socializzazione e all’integrazione multietnica, avendo previsto il coinvolgimento attivo di stranieri nelle attività laboratoriali, capaci di favorire anche l’apprendimento della lingua italiana da parte degli immigrati residenti.

Al fine di sostenere scelte responsabili ed eticamente orientate si cercherà di promuovere anche una rete di consumo critico basata sui GAS e sui prodotti biologici a Km 0 tentando di promuovere buone prassi basate sul rispetto dell’ambiente e su stili di vita sobri che evitino gli sprechi di prodotti alimentari o la produzione di rifiuti non riciclabili.

“Dal vissuto umano di Gesù – continuava Mons. La Piana nella Lettera pastorale 2015/2016- emerge una direttrice principale, quella del “farsi carico”, prendersi cura cioè dell’uomo, di ogni uomo, di tutto l’uomo, come insegna il Concilio: “Niente di ciò che è perfettamente umano deve rimanere estraneo a chi crede in Cristo Gesù” (GS). A tale proposito il Vescovo emerito richiamava la ricchezza dottrinale del Concilio Vaticano II, ed in particolare il pensiero del Beato Papa Paolo VI del “servire l’uomo. L’uomo, diciamo, in ogni condizione, in ogni sua infermità, in ogni sua necessità”.

In risposta a questa direttrice pastorale e facendo nostra la dinamica dell’ecologia integrale di papa Francesco siamo convinti della bontà di questa proposta progettuale e sui benefici diretti non solo per i destinatari ma soprattutto per le comunità cristiane confidando che presto azioni di questo genere diventino una prassi, per il futuro.

Giorgia Celi – Referente Area Mondialità Caritas diocesana

Francesco Polizzotti – Animatore di Comunità del Progetto Policoro

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