«Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici.» (Is 11,1).
Con le parole profetiche del Libro di Isaia, desideriamo iniziare il Tempo forte dell’Avvento. Da esse ci lasciamo esortare ed incoraggiare a guardarci attorno per riconoscere i segni della presenza di Dio nella bellezza del creato. La stessa profezia, che accompagna il credente nel tempo liturgico dell’attesa, annunzia il mistero dell’Incarnazione rifacendosi al “mistero” della natura che germoglia. «Il mondo canta un Amore infinito, come non averne cura?» (Francesco, Laudate Deum, 65).
Non possiamo, però, distogliere lo sguardo dai tanti territori della nostra diocesi che, durante la scorsa estate ed anche in autunno, sono stati drasticamente deturpati a causa di siccità e devastanti incendi. Come di recente ci ha ricordato papa Francesco, «gli attacchi alla natura hanno conseguenze sulla vita dei popoli» (LD 3). E questo è sotto gli occhi di tutti! Il suo richiamo, già energicamente espresso nell’Enciclica Laudato sii, ci orienta verso una “ecologia integrale”, che riconosce le profonde connessioni tra tutte le parti della creazione. Ricordando che maltrattare la natura significa anche maltrattare gli esseri umani, ci sfida ad ascoltare «tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri» (LS, n. 49).
Desideriamo, perciò, dedicare la proposta dell’Avvento di fraternità ad una raccolta fondi che ci consenta, in dialogo con l’Ufficio Problemi Sociali e Lavoro e le competenti autorità locali, in sinergia con le comunità parrocchiali dei territori maggiormente colpiti dai recenti incendi, di acquistare e piantumare alberi, per rinverdire le zone arse.
Avere cura della casa comune comprende le innumerevoli azioni che riducono il degrado dell’ambiente naturale, anche attraverso piccoli gesti, come l’attenzione a evitare lo spreco di acqua e di energia, consumare in modo oculato… Tutto questo, oltre che creare una nuova cultura, potrà favorire una generosa contribuzione alla proposta. Ogni comunità abbia cura di sviluppare al meglio la “fantasia della carità”, per promuovere questa iniziativa.
Mentre desidero augurarvi un proficuo cammino di Avvento, colgo l’occasione per comunicarvi che l’annuale Convegno della Caritas diocesana, non si terrà nella data consueta del 29 dicembre, per ragioni organizzative. Avremo modo di proporre nuovi appuntamenti per vivere al meglio, durante l’anno 2024, il cinquantesimo compleanno della nostra Caritas (1° gennaio 1974).