<![CDATA[Roma – L'Ucraina, martoriata da scontri tra esercito e separatisti, vede crescere in continuazione il numero delle vittime e delle persone costrette a lasciare la propria abitazione. La grave crisi del Paese è al centro delle preghiere di Papa Francesco, che più volte nei suoi discorsi e messaggi ha ricordato il dramma di questa popolazione. Nonostante il “cessate il fuoco” si registrano nuove esplosioni e combattimenti nei dintorni della città di Donetske vicino a Lugansk. Sono circa 1.700.000 i profughi, di cui 1 milione nel resto dell’Ucraina e oltre 700.000 nei paesi confinanti, in particolare Russia e Bielorussia. Cinque milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria,di cui 3,2 milioni tra i più vulnerabili, anziani, disabili, minori.
Il direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu, rilancia l’appello di Caritas Internationalis e di Caritas Europa affinché l’Europa vigili sui negoziati di pace e aggiunge: "Mentre continuiamo a sostenere l’impegno Caritas in loco e le comunità degli Ucraini in Italia ci uniamo al Santo Padre nella preghiera per le vittime e nel chiedere che non si abbandoni la via del dialogo e del negoziato".
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