<![CDATA["Risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta, non si ripeta per favore". Sono rimaste inascoltate purtroppo le parole di papa Francesco pronunciate lo scorso 8 luglio in occasione della sua visita a Lampedusa. La sua denuncia della "globalizzazione dell'indifferenza" è stata condivisa a parole, ma non ha prodotto cambiamenti. Ci troviamo di nuovo a piangere di fronte all'ennesima tragedia in mare, a 100 miglia da Lampedusa.
Proprio per promuovere una nuova politica europea di accoglienza dei migranti, nei giorni scorsi, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes, Centro Astalli di Roma, Fondazione Missio e FOCSIV, hanno rivolto un appello aperto su Migrazioni e Cooperazione ai candidati alle prossime Elezioni Europee del 25 maggio.
L’auspicio è che i Parlamentari eletti sappiano dare il loro contributo ad un’Europa coraggiosa, rivolta allo sviluppo umano integrale e al bene comune, dove i migranti costituiscono un valore aggiunto. Un’Europa che dovrà mettere al centro l’uomo e non la finanza, le comunità e non le lobby, i poveri e non i potenti (vedi articolo su Italia Caritas maggio 2014).
Anche i Vescovi europei della COMECE, in un documento in vista delle elezioni (leggi il testo completo), hanno invitato a far sì che “il progetto europeo non venga messo a rischio o abbandonato”, ma a contribuire “in maniera costruttiva a plasmare il futuro dell’Europa”, insieme e in modo condiviso. Caritas Europa dal canto suo chiede un’Europa più sociale e solidale.]]>