“La Speranza dei poveri non sarà mai delusa” è stato il messaggio utilizzato anche nella veglia serale organizzata dal Coordinamento di strada lo scorso 14 novembre 2019 nella Cappella della Caritas diocesana in vista della Giornata Mondiale dei Poveri. Tema centrale: l’intervento degli operatori, le loro storie ed esperienze di incontro, la eco di una scelta che trova nello sguardo di speranza prospettato dal salmista la propria ragione.
Uno sguardo che accomuna non solo i cattolici ma tutte le confessioni e le religioni con l’intento di “onorare” l’Altro che vive condizioni di vita difficili e nonostante questo è l’esempio di colui che “ha fiducia e confida nel Signore” (n.3 del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Poveri 2019).
La veglia è stata introdotta da padre Nino Basile, Direttore della Caritas diocesana. Nelle parole del direttore il valore della Giornata mondiale dei poveri per la vita di tutta la Chiesa. Un’occasione per esprimere ancora una volta la scelta preferenziale dei poveri quale via autentica che ci conduce al Cristo. Nella scelta di Papa Francesco di dedicare una giornata propria a questo carisma di prossimità, “reso visibile da persone sante che vivono accanto ai poveri e che fanno emergere la forza dell’amore cristiano” (n.7), padre Basile ha evidenziato la scelta del Papa di inserire questa giornata all’interno del calendario liturgico proprio nella domenica ci conduce alla festa di Cristo Re dell’Universo, solennità centrale per i cristiani ma anche indicazione di una regalità diversa da quella diffusa, una regalità che non esercita potere e non ostenta averi e agiatezze.
La veglia è stata animata attraverso la presentazione di segni, accompagnati da commenti e testimonianze, tutti uniti dallo stesso segno: la gratuità che non cerca ricompense. Presenti all’incontro i volontari di varie associazioni: Comunità di Sant’Egidio, Movimento Orionino di Volontariato, Santa Maria della Strada, i gruppi evangelici Crivop, Efraim, “Gli ultimi saranno i primi”, le Suore Francescane dei Poveri, l’Ordine dei Cavalieri di Malta, e numerosi operatori pastorali delle Parrocchie e dei Centri di Ascolto Caritas.
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