Emergenza India: Caritas mobilitata, prevenzione e interventi "in tempo reale"

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<![CDATA[E' la più grande evacuazione dell'India degli ultimi vent'anni. Ed è solo uno degli effetti del Tifone Phailin che ha colpito la costiera nord orientale, in particolare gli stati dell’Orissa e Andhra Pradesh, il 13 ottobre, due giorni fa. Seicentomila persone trasferite e una ventina le vittime accertate, tra le 200 e le 300mila abitazioni distrutte, al pari delle coltivazioni. Sono circa 14.500 i villaggi colpiti per una popolazione di circa 9 milioni. La mancanza di energia elettrica, la carenza di acqua potabile, il rischio di alluvioni e la diffusione di epidemie sono le principali preoccupazioni per la popolazione sfollata nei centri di accoglienza, che lentamente stanno cercando di rientrare nei villaggi. Il numero delle vittime è stato contenuto grazie all’efficacia dei sistemi di allarme e all’azione di preparazione messe in atto nei giorni precedenti al ciclone.
Caritas India in collaborazione con la rete Caritas internazionale e molte altre organizzazioni di matrice cattolica, si è mobilitata sin dal 10 ottobre quando i primi segnali di allarme sull’arrivo del ciclone sono pervenuti, partecipando alle massicce operazioni di evacuazione messe in atto dalle autorità locali. Migliaia i campi ed i centri di accoglienza allestiti.
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