Il "mosaico" di solidarietà di Cristo Re inaugura l'ambulatorio per i poveri

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<![CDATA[Loro, i Padri Rogazionisti dell'Istituto Cristo Re, l'hanno chiamato "polo di solidarietà". L'arcivescovo Calogero La Piana lo chiama "mosaico" a intendere che ogni tassello, ogni tessera, fa parte di un tutto grande e luminoso. Ha parole, monsignor La Piana, emozionate ed emozionanti. Quella silenziosa del volontariato – ribadisce all'incontro con cui si inaugura l'ambulatorio per i poveri creato dall'Istituto con l'Associazione Medici Cattolici, sezione di Messina, presieduta dal dott. Fortunato Giuseppe Picciolo – è la voce più eloquente che si possa ascoltare. "Fatti e non parole", rimarca, riprendendo la conclusione dell'intervento introduttivo del Direttore dell'Istituto, padre Paolo Galioto, prima di passare il microfono a padre Angelo Sardone, Superiore della Provincia Italia Centro Sud dei Padri Rogazionisti.
L'ambulatorio è, appunto, un'altra brillante tessera del mosaico. Si aggiunge alla mensa, nata 27 anni fa, alla casa famiglia per i più piccoli, alla comunità-alloggio per gli adolescenti, alle case di accoglienza, maschile e femminile, per senza fissa dimora, al Centro per ragazzi sordi… Un lungo elenco di "fatti" ai quali le parole rendono merito. Ma ancor di più rende merito l'evidente gioia di padre Paolo e di padre Angelo mentre ne parlano. "La carità non conosce crisi", viene ribadito. E la benedizione dell'Arcivescovo, commossa, per tutti i volontari che si adoperano in questa "missione del fare", quelli che agiscono per lodevoli scopi umanitari e quelli che agiscono per ragioni evangeliche, si conclude con l'augurio finale che l'Istituto continui a crescere nella dimensione della carità e così faccia crescere la Chiesta, la città e il territorio tutto.
Nella foto, da sinistra: padre Angelo Sardone, monsignor Calogero La Piana, padre Paolo Galioto.]]>