Rovinarsi è un gioco: Convegno conclusivo del progetto "Game Over"

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locandina-convegno-game-over-4-novembre“Rovinarsi è un gioco. Il gioco d’azzardo patologico, una nuova povertà, esperienze di impegno per fronteggiarlo”. Così è stato intitolato il convegno, svoltosi il 4 novembre scorso presso l’Auditorium Mons. Fasola, – a conclusione del progetto triennale “Game Over” – promosso dalla Caritas Diocesana di Messina Lipari S.Lucia del Mela e finanziato con i fondi 8×1000 alla Chiesa Cattolica. L’obiettivo del progetto, di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo era rivolto soprattutto al sostegno delle famiglie in crisi a causa di questo fenomeno e all’informazione dei giovani sui pericoli della dipendeza da GAP. Ciò è stato perseguito in collaborazione con le associazioni  “Faro”, “Lelat” e con il Gruppo Messinese “Mettiamoci in gioco” che operano nel campo delle dipendenze. E’ importante menzionare le scuole superiori Antonello, Iaci, Seguenza e Verona Trento, che hanno partecipato all’incontro.

Il G.A.P. , protagonista esclusivo dell’incontro, è stato, ampiamente, analizzato dai diversi relatori intervenuti, Toni Mira – capo redattore dell’Avvenire – Daniela Milano, Domenico Incorvaia e Francesco Conti, esponenti delle organizzazioni coinvolte nel progetto.

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Il convegno è stato avviato dal discorso introduttivo del direttore Caritas, don Giuseppe Brancato, che, dopo aver segnalato l’impegno attivo di Caritas nella lotta e nella prevenzione del G.A.P. si è soffermato anche sulle responsabilità dello Stato nella diffusione così capillare ed invasiva del gioco d’azzardo. In seguito Enrico Pistorico, moderatore dell’incontro e responsabile del progetto, ha dato la parola a Toni Mira. Il giornalista ha riportato alcune testimonianze di ludopatici, chiarendo come essi non si definiscano mai guariti dalla malattia, ma sempre a rischio di una ricaduta. Sono state, tuttavia, le statistiche a colpire maggiormente l’uditorio. Gli italiani, nel 2015, hanno speso 88 miliardi e mezzo  di euro nel gioco d’azzardo; tale cifra non raggiunge le spese che lo Stato ha sostenuto in 40 anni per la riparazione dei danni dei terremoti. E’ opportuno specificare come si faccia riferimento soltanto al gioco legalizzato: il business illegale occmira-2upa, infatti, un posto di rilievo con una spesa dei cittadini che supera i 10 miliardi di euro annui. Se l’intervento di Toni Mira ha offerto un quadro generale del problema, quello di Daniela Milano si è soffermato sugli aspetti più particolari della ludopatia. La psicologa ha delineato il profilo del giocatore d’azzardo ed il disturbo dal punto di vista psicologico, specificando i comportamenti e i risvolti sul piano sociale. Questi elementi li ha potuti constatare grazie all’esperienza negli sportelli d’ascolto Caritas e nei gruppi di aiuto Lelat fatto anche dalla dott.ssa Carmen Siragusa.

contiUn lavoro differente è stato svolto dagli esponenti della comunità “Faro” – Domenico Incorvaia e Francesco Conti – che si sono occupati della realizzazione di un ciclo di incontri nelle scuole Antonello di Messina e Impallomeni di Milazzo. Il lavoro con gli studenti si è dimostrato fruttuoso e stimolante, tant’è che ha spinto la giovane studentessa, Roberta Stracuzzi, a realizzare un brillante monologo, che è stato riportato durante il convegno con la proiezione di un video. Questo è stato uno tra i risultati più tangibili del progetto “Game Over”, che può considerarsi pienamente realizzato nelle sue finalità e che ha manifestato come spesso i giovani si dimostrino più maturi e coscienziosi, esempio per tutta la cittadinanza.

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