"Semi di speranza" nella collaborazione tra Chiesa, Istituzioni e soggetti sociali

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<![CDATA[Sono le parole dell'Arcivescovo monsignor Calogero La Piana a dare il senso primo dell'iniziativa. Parole che rintracciano "semi di speranza" nella stessa manifestazione, nata da una collaborazione stretta e senza pregiudizi tra numerosi enti, ecclesiastici e non, e sottolineano l'importanza del richiamo alla responsabilità e all'impegno di tutti, della sensibilizzazione della comunità messinese, del confronto tra Chiesa e Istituzioni che è alla base dell'iniziativa della Caritas Diocesana.
Ed è una platea numerosa, attenta e partecipe, che segue l'intera manifestazione nell'auditorium Monsignor Fasola. Intitolato “Ritrovare la speranza. Protagonisti di resurrezione”, l'incontro pubblico trova nella relazione introduttiva e nelle conclusioni del Direttore della Caritas Diocesana, padre Gaetano Tripodo, il suo filo conduttore, registra anche la presenza, per la prima volta nel suo ruolo di assessore regionale, di Lucia Borsellino.
“Nel nostro territorio – dice padre Tripodo – diventa ogni giorno più grave l’emergenza sociale, che ha ragioni economiche alla base ma che ha riflessi gravi anche sotto il profilo dell’impatto psicologico sui cittadini. Per questo, assicuriamo la nostra collaborazione ai tantissimi enti – parrocchie ed enti ecclesiastici, settori della pubblica amministrazione, organizzazioni sindacali e degli inquilini, associazioni datoriali, associazioni di volontariato, assistenti sociali, esponenti del terzo settore – che hanno lavorato insieme con noi nel recente focus group sulla povertà, e a tutte quelle realtà attive nel territorio che volessero avvicinarsi. In particolare, la Caritas di Messina si mette a disposizione, se ciò è volontà di tutti questi soggetti, per supportare quattro tavoli permanenti dai quali, immaginiamo, discenderanno proposte concrete e puntuali da tutti condivise. Tavoli permanenti dedicati a quei quattro diritti fondamentali che sono il lavoro, la casa, la salute e l’istruzione, diritti da noi giudicati indispensabili per una società che tenda alla giustizia sociale e sui quali tutti siamo tenuti, ciascuno per il proprio ruolo, a dare risposte efficaci e tempestive. La Caritas, insomma, continuerà oltre che nella sua opera concreta a fianco dei più poveri anche nella sua opera di sensibilizzazione della comunità messinese su problemi, sempre più gravi ed urgenti, e che disegnano una emergenza sociale che non esitiamo a definire allarmante”.
La condivisione degli obiettivi e il metodo collaborativo e sinergico – già al centro dell'intervento dell'Arcivescovo – si ritrovano poi nelle parole di tutti i partecipanti. Intervengono Ivo Blandina, presidente di Confindustria Messina, che ha sottolineato l’ostilità del contesto che nega, tra burocrazia e veti incrociati, la possibilità di intrapresa e anzi “caccia via” le imprese esistenti, il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che ha sottolineato impegni precisi per il riutilizzo dell’Ospedale Margherita ma anche, più in generale, per collaborazioni con il privato e la Chiesa sul fronte della buona politica di sviluppo, l’assessore Lucia Borsellino, che ha annunciato la formazione, in sinergia con l’assessore Bonafede, del Fondo sociale e ha individuato il progetto “Luce è libertà” di Fondazione di Comunità di Messina, destinato all'inclusione sociale degli ex internati dell'Ospedale psichiatrico giudiziario un modello positivo cui guardare per l'intera regione. Tra gli altri interventi, quelli del presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti, che ha ricordato i tagli dei trasferimenti finanziari dallo Stato agli enti locali, dell'ing. Leonardo Santoro, già commissario Iacp, di Salvatore Rizzo (EcosMed) che ha chiamato la città di Messina ad una visione strategica di sviluppo da orientare verso le energie pulite, il turismo, la cultura, la solidarietà sociale, di Carlo Cannarozzo del Sunia, che ha chiesto l’utilizzo di caserme e ospedale militare a fini di housing sociale, di Salvatore Ciraolo, operatore Caritas del quartiere di Bordonaro per il quale è necessaria una migliore e più fattiva presenza positiva delle istituzioni nelle periferie altrimenti abbandonate al degrado, di Grazia Maria Pistorino, della Cgil scuola, che ha rilanciato la petizione per una legge regionale sul diritto allo studio, di Angela Sturiale, che ha ricordato, quale animatrice del progetto Policoro dell’Arcidiocesi, la necessità di competenze istituzionali nell’accompagnamento alla creazione di impresa, di padre Paolo Galioto dei Padri Rogazionisti che con estremo calore ha rintracciato nella generosità dei cittadini e dei volontari "fonti di speranza" incitando le Istituzioni a operare bene e subito per evitare il rischio immanente di un collasso sociale della città.
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“Foto gentilmente concesse alla Caritas dal photoreporter Fabrizio Pernice”

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