"Al fianco degli ultimi a maggior gloria del Padre"

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<![CDATA[Una visita che svolge commuovendosi. "Iniziativa importantissima, struttura splendida, sono orgoglioso di essere qui oggi". Renato Accorinti, sindaco di Messina, ha visitato l’Help Center alla Stazione Centrale, ha visitato lo Studio medico dell’Help Center, si è innamorato – “qui c’è amore, c’è dedizione, c’è comprensione, e c’è molto molto impegno” – di questa realtà. Con lui, anzi precedendolo di qualche minuto, l’assessore Nino Mantineo.
Il primo cittadino ascolta con attenzione. Com’è nato l’Help Center, com’è nato lo Studio medico, quali sono le prospettive, di cosa c’è bisogno… “Qui si fa del bene e solo del bene. Vi ringrazio. Non ringraziatemi di essere qui. Sono io che ringrazio voi”. Padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas diocesana di Messina, spiega volentieri. Dall’intesa tra Caritas e Ferrovie, con l’ausilio di Enel Cuore e con l’impegno “encomiabile, sempre straordinaroio” di Santa Maria della Strada ha avuto inizio l’esperienza dell’Help Center, centro diurno per i senza dimora, “ma usiamo le parole giuste: centro diurno per i nostri fratelli più sfortunati”. Poi, un altro aiuto dalla Provvidenza divina, l’incontro tra Caritas, Santa Maria della Strada e la onlus Terra di Gesù, da cui è nato, poco più di quattro mesi fa, lo Studio medico dell’Help Center. “Testimoniamo tutti il Vangelo, stando al fianco degli ultimi”. Ma padre Tripodo non si ferma qui. “Indispensabile una struttura più ampia, sindaco”, dice. “Sono tanti i nostri fratelli che ne potrebbero usufruire”.
E padre Francesco Pati, fondatore di Santa Maria della Strada e responsabile per la Diocesi delle strutture di accoglienza, il “padrone di casa”, insomma – “ma qui si sta solo per essere d’aiuto, semplicemente” – sottolinea che l’Help Center “non fa assistenzialismo”. Fa “promozione umana”, e padre Tripodo annuisce e conferma l’importanza di questo fatto. All’Help Center – continua padre Pati – i nostri ospiti sono aiutati, certo, ma aiutati anzitutto a essere responsabili di se stessi, a fare tutto quello che possono, a dare a se stessi e agli altri rispetto, dignità, supporto, ascolto…”. E tutto ciò – dicono praticamente a una voce padre Pati e padre Tripodo – noi lo facciamo a maggior gloria del Padre, lo facciamo perché è questa la strada della Chiesa, e la Chiesa di Messina, il suo Vescovo, sono sempre qui, con noi, ad aiutarci a fare del bene”.
Il dott. Francesco Certo, responsabile del servizio dello Studio medico, è dal canto suo di un entusiasmo irrefrenabile. Sono più di venti gli specialisti del gruppo “medici di carità” che prestano la loro opera, Terra di Gesù ha dato vita ad un fondo farmaceutico grazie al quale si distribuiscono i farmaci necessari, “ogni giorno, davvero ogni giorni, altri medici ci chiamano perché vogliono mettersi a disposizione… “. Ma – dice il dott. Certo – “chiediamo al Comune di darci un locale inutilizzato, per poter realizzare una struttura di accoglienza ad hoc, per coloro tra i nostri utenti-amici che abbiano bisogno per poter guarire non solo di terapie ma anche di un riparo. Soprattutto quando verrà il freddo e con esso una serie di patologie specifiche. Noi ci siamo, noi siamo disponibili”.
Il dott. Salvatore Rotondo, consigliere segretario dell’Ordine dei Medici di Messina, porta i saluti della categoria e aggiunge: “E’ una grande emozione essere qui”.  E Paolo, un artista senza dimora, ha un dono per il sindaco, uno per l’assessore. Il sindaco lo conosce. Il sindaco è un sindaco “di strada”. Annuncia l’apertura di una sede Emergency a Messina. Ricorda che presto ci sarà un regolamento per la gestione delle strutture comunali. E’ disponibile, è sinceramente attento. Proposte e richieste gli sono chiare. Le esigenze, i bisogni, l’impegno, la voglia di donare altrettanto. Non fa promesse, perché non è nel suo stile. Ma riflette, verifica. Rassicura. Tutto ciò che è si può fare, nel rispetto delle regole, sarà fatto. Nulla di quanto visto e ascoltato qui rimarrà senza ascolto.
 
 
 
 
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